TERAMO – Se n’è andato di buon’ora, durante una delle sue solite passeggiate nel suo mondo, piazza Martiri della Libertà, i portici del Grande Italia o dell’ex Banco di Napoli: qui, stamattina, nei pressi del bar Des Artistes, alle 6.30, i soccorritori del 118 hanno trovato in terra Roberto Marino, 71 anni. Hanno tentato di strapparlo alla morte, ma il probabile infarto è stato più forte: ‘il professore’, come tutti lo conoscevano, è spirato in ospedale. Per chi non lo incrociava in pieno centro, con l’immancabile sigaretta in mano, un pò curvo su se stesso e diffidente, il suo volto divenne famoso grazie al processo in Corte d’Assise per la morte di Adele Mazza, la donna teramana il cui corpo straziato e smembrato fu trovato in via Franchi a Pasquetta del 2010 e per il cui delitto fu condannato poi all’ergastolo Romano Bisceglia. Roberto ‘il professore’, diventò noto, suo malgrado, non solo per essere il testimone chiave di quella inchiesta ma soprattutto perchè il video della sua deposizione al processo, assieme ad altri spezzoni, è diventato virale sulla rete grazie alla trasmissione televisiva ‘Un giorno in pretura’, che di quel dibattimento ne portò in tv le fasi salienti. Oggi di quel caso, con la morte del ‘professore’, scompaiono tutti i protagonisti principali: oltre la vittima, tempo fa era deceduto anche l’assassino. La salma di Marino è a disposizione del magistrato nell’obitorio dell’ospedale Mazzini.
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